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Ambientazione

 

Psycothia è una rivisitazione in chiave Horror/Fantasy dell'Italia di fine ottocento, partendo da personaggi e fatti storici reali le vicende evolveranno verso un incredibile mondo occulto.

Questo è il luogo in cui vive il tuo personaggio, vestirai i panni di un cittadino Italiano del 1890, nel pieno sviluppo della ricerca psicologica, un era in cui gli uomini hanno abbattuto i confini della della loro mente e cercano di esplorare loro stessi. 

Un epoca dove studiosi con più o meno senso morale, si gettano allinterno delle menti dei più feroci criminali e folli uomini del loro tempo. Sei pronto ad entrare in un luogo sconosciuto, a mettere alla prova te stesso e calarti in uno dei meandri più oscuri dell'universo, la mente umana?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il fine prefissatomi in questa ricerca è ambizioso ma di importanza fondamentale per il cammino dell'antropologia criminale.

Da anni studio le menti dei criminali, le mie teorie sono ormai al loro apice, il criminale è un essere atavistico che riproduce sulla propria persona i feroci istinti dell'umanità primitiva e degli animali inferiori.

Giunto a queste conclusioni, credevo erroneamente di aver ottenuto tutte le risposte, ma ecco ogni certezza disgregarsi e crollare.

L'incontro con Eusapia Palladino, cambiò radicalmente il mio modo di vedere il mondo.

Per quanto tutti conoscano la mia fede incrollabile per la scienza, ella ha dischiuso dinnanzi a me un mondo nuovo ed incredibile.

Mentre il resto degli studiosi mi crede ormai pazzo, ho deciso di scoprire la verità sui fenomeni spiritici, lontano dai loro occhi e scettici giudizi.

L'Eusapia è una medium di grande fama, in grado di mettere in contatto il nostro mondo con qualcos'altro che ella chiama spiriti. Ho deciso di partecipare a queste sedute per scoprire la verità.

Così dunque tutti i fenomeni meravigliosi che avevamo osservati nell'oscurità completa e quasi completa, sedie tirate fortemente con la persona seduta sopra, toccamenti di mano, luci, impronte di dita e altro, noi li ottenemmo infine senza perder mai di vista per un istante il medium.

Perciò la seduta del sei ottobre, fu per noi la constatazione evidente e assoluta, della giustezza delle nostre impressioni anteriori all'oscurità, con la prova incontrastabile che per spiegare i fenomeni non è necessario supporre in una frode del medium ne un illusione da parte nostra.

Eusapia la cui vita fu travagliata e difficile, ebbe all'età di un anno una caduta che le causò un foro cranico il responsabile forse della sua particolarità.

Con la collaborazione dell'eusapia credo di riuscire ad espandere questa manifestazione che non ha nulla a che fare con gli spiriti, ma che è chiara rappresentazione della mente dell'Eusapia fuori da se.

Se questo si dimostrasse vero, potremmo servirci per primi di un nuovo strabiliante strumento, dovremo trovare le persone adatte, che la sperimentazione abbia inizio.  

 

 

 

9 Settembre 1875, Italia, Pavia.

Carissimo Dottor Giovanni Cantoni, è da quel lontano convegno del 73 che non ho più avuto il piacere di incontrarla.

Le scrivo dopo tanto tempo per congratularmi con lei per la nomina di Rettore dell'università di Pavia e farle i più sentiti auguri.

Come ben sa, sono molto legato a questa università, è stata la mia casa negli anni più belli della mia vita, luogo di ricerce e scoperte continue. Non fosse per le scarse condizioni di salute vorrei essere ancora in cattedra per proseguire la mia carriera e darle qualche consiglio.

Sperando di fare cosa gradita, mi permetto con questa lettera di darle alcuni suggerimenti riguardanti la sezione di medicina e psicologia, che so essere in espansione dopo il suo arrivo.

Il suo investimento in questo settore disciplinare mi riempe di entusiasmo ma allo stesso tempo di preoccupazine e mi porta a raccomandarle cautela.

Negli ultimi anni l'ambito psicologico si sta espandendo a dismisura e in molte università questi studi sono stati approfonditi talmente tanto da spostare il loro confine.

Con confine intendo quella linea che viene posta dalla provvidenza per permettere all'uomo di non spingersi in dimensioni che non gli appartengono.

Con questo non voglio sembrarle un vecchio bigotto preoccupato della morale di un università che ormai non gli appartiene più, ma voglio raccomandarle prudenza.

Molti studiosi della mente umana si stanno muovendo al di là di questo confine, la maggiorparte sono privi di una morale che garantisca il loro giusto agire.

Tra gli uomini che mi preoccupano, vi è uno dei miei vecchi e più brillanti studenti, Marco Ezechia.

Un uomo davvero lungimirante e un gran pioniere della mente.

Ho intrattenuto con lui alcune discussioni di penna sugli studi che sta portando avanti nella città di Genova e le sue scoperte sembrano davvero strabilianti.

Questo mi ha reso curioso sui metodi con i quali ha raggiunto tali traguardi.

Le sue risposte sono state molto frammentarie e ho il sospetto che non voglia condividere con me una parte del suo sapere.

Interrogandomi sul perchè di questa scelta, ho capito che Marco Ezechia si sta muovendo al di là del confine di cui vi ho parlato.

Quando sceglierete i nuovi docenti del dipartimento, vi invito quindi a fare attenzione e raccomando di supervisionare il più possibile la ricerca psicologica, fidandomi della vostra morale e del vostro retto giudizio.

 

In fede Luigi Porta

 

10 Giugno 1880 Genova.

Caro amico, volevo comunicarti che pochi giorni fa ho accettato l'incarico all'università di Torino. Dopo alcune indecisioni ritengo sia il posto migliore per proseguire i miei studi, avrò risorse e mezzi che da altre parti mi sarebbero preclusi.

Per quanto riguarda le tue preoccupazioni non temere, troverò il modo di non far preoccupare il Rettore, mi sembra un uomo molto colto e saprà comprendere gli scopi del mio lavoro.

Ha posto molte domande su ciò che sto facendo e sembrava coltivare uno spiccato interesse per ciò che abbiamo scoperto in questi anni.

Mi spiace che non potremo parlare di persona nei mesi futuri, ma questo sforzo sarà ripagato.

Ti assicuro che passeremo alla storia amico mio, e tutti parleranno di noi e delle nostre scoperte!

 

Cesare Lombroso

 

24 Settembre 1885 università di Torino.

Caro amico, mi spiace deluderti, ma dalla scorsa lettera non ho ulteriori sviluppi.

Purtroppo in questo periodo molti colleghi curiosi si stanno mettendo in mezzo alle mie ricerche.

Fanno molte domande e danno consigli non richiesti, oltre a criticare molti dei miei metodi.

Nonostante il Rettore sia una persona lungimirante e di buon carattere, gli sono state messe in testa idee errate, dubbi e problematiche inesistenti sul mio lavoro.

Ho deciso di attuare un piano di riserva per proseguire fuori da occhi indiscreti il mio lavoro.

Ho scelto un paesino anonimo nascosto tra Torino e Genova, sarà una residenza privata e tranquilla ove potremo portare avanti ciò che il rettore riterrà oltre il confine da lui delineato.

Potremo facilmente spostare risorse da un luogo all'altro e finalmente arriveremo dove nessun altro uomo ha messo piede!

Fidati delle mie parole e non perderti d'animo.

 

 

Cesare Lombroso

 

20 Luglio 1890 università di Torino.

Caro amico, spero di riuscire a riempirti il cuore con le parole

che leggerai, finalmente siamo a un passo dal nostro traguardo,

la sperimentazione sta portando i primi risultati, ho trovato il

modo! Abbiamo oltrepassato il confine e ci getteremo

all'interno come primi esploratori della mente umana.

Anni di lavoro e sacrficio stanno per dare i loro frutti amico mio.

Si, in quest'ultimo periodo ho avuto alcuni problemi con la mia

famiglia ma niente può distrarmi dai strabilianti risultati raggiunti.

Non mi resta altro che trovare i soggetti adatti alla

sperimentazione.

Mi serviranno dei soggetti vivi, per procedere all'esplorazione vera

e propria, necessito di soggetti fisicamente sani con patologie

avanzate e ben consolidate.

So per certo che troverai quelli con le caratteristiche migliori.

Ti scriverò verso settembre in risposta alla tua lettera, comunicandoti la data in cui condurre il paziente nella mia residenza di Arquata Scrivia.

 

Cesare Lombroso

 

15 Settembre 1890 università di Torino.

Egregio rettore, le scrivo per chiedere alla signoria vostra, il via libera per la ricerca di soggetti adatti alla sperimentazione di fisiognomica e frenologia in programma per quest'anno accademico.

I test riguarderanno la conformazione cranica dei soggetti riportanti osso occipitale più sviluppato, cercheremo di dimostrare che in tali soggetti la possibilità di manifestare allucinazioni e caratteri psicotici pericolosi è molto evidente e che questo potrebbe portarli a pulsioni criminali incontrollate. Inoltre cercheremo di riscontrare una sintonia mentale tra soggetti con questa conformazione cranica e altri criminali.

 

Distinti saluti Cesare Lombroso

 

Qualcuno bussa prepotentemente alla tua porta, l'aria pungente del mattino ti entra dalle narici costringendoti ad alzarti.

Ti vesti velocemente e ti dirigi alla porta, difronte a te ecco il postino con una lettera proveniente dall'università di Torino.

Ancora addormentato la apri con un taglia carte ed estrai il contenuto:

 

Università di Torino 20 ottobre 1890.

Abbiamo il piacere di informarla che il Professor Cesare Lombroso a seguito dei test eseguiti lo scorso mese nei laboratori dell'università, ha reputato i caratteri cranici della vostra persona validi per la sperimentazione che si svolgerà in questo anno accademico.

La invitiamo dunque a recarsi in data ..... presso la sua dimora.

Una volta giunti il professore avrà modo di spiegarvi i dettagli della sperimentazione.

Vi informiamo che in loco troverete un rinfresco per riprendervi dal viaggio e poter colloquiare al meglio con gli altri sperimentatori.

 

 

Apro gli occhi e mi trovo in un luogo mai visto, l'oscurità mi circonda e pochi oggetti si delineano dinnanzi a me, illuminati da una tenue luce rossastra.

Provo ad alzarmi, la vista si appanna e i contorni divengono sfocati.

Non so cosa mi sia successo, ricordo a malapena chi sono, ma come sono finito in questo luogo?

Forse sono morto, o forse questa è una condanna, mi sforzo di ricordare...

Le mie tempie pulsano e la fronte si imperla di sudore,

riesco solo ad ottenere un mal di testa lancinante,

ma una parola affiora dal mio cervello.

Dot...Dottor... Dottore.

Mi sforzo di ricordare ancora ed ecco apparire alcune immagini...

Sono in una stanza, ci sono altre persone dinnanzi a me, parlano tra loro.

Ecco una figura distinguersi tra tutte le altre, ha un camice bianco e si muove con decisione, prende la parola attirando l'attenzione degli astanti. Non riesco a udire le sue parole, avanzo verso di lui ma ancora non riesco a sentire, il silenzio è innaturale. Guardo le sue labbra e finalmente capisco, un sussurro fastidioso entra dalle orecchie e si insinua nella mia testa.

"Benvenuti nella mia mente."

 

14 Dicembre 1890 Casa di Lombroso.

Oggi è avvenuta la prima sperimentazione, ciò che è successo è strabiliante, i volontari sono riusciti a muoversi nella proiezione mentale dell'Eusapia.  I loro corpi erano sprofondati in un profondo sonno ma qualcosa stava accadendo nelle loro menti. Quando sono tornati hanno raccontato di un esperienza incredibile ma anche spaventosa. 

Eusapia sembra diversa dopo la loro visita, sembra molto più lucida e pare distinguere un confine tra ciò che vede e ciò che è reale. La sua alienazione pare completamente svanita.

Questo è un risultato che non è mai stato raggiunto senza praticare lobotomia o elettroshock.

La cosa più strana è stato il manifestarsi di uno spirito a fine esperimento, pareva completamente reale, potevamo toccarlo e udirlo. Credo che questo sia un effetto collaterale del macchinario e che questa proiezione scomparirà in breve tempo. 

Spero che i volontari torneranno per approfondire questa ricerca, i risultati lascerebbero strabiliati ogni uomo, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, aprire le porte di un nuovo e strabiliante mondo.

 

22 Febbraio 1891 Casa di Lombroso.

Oggi è avvenuta la seconda sperimentazione, come mi aspettavo i volontari sono ritornati, a quanto pare la curiosità per la nostra scoperta ha sconfitto la paura per i rischi corsi. 

Questa volta la sperimentazione si svolgerà su un paziente molto particolare, un uomo alienato e schizofrenico che vive in una sua dimensione parallela, una dimensione che i volontari suono riusciti ad esplorare. 

Con rammarico il paziente è deceduto durante la pratica, probabilmente la sua mente era eccessivamente indebolita o fragile per sopportare tutto questo, o forse è accaduto qualcosa all'interno. 

Il suo sacrificio sarà ricordato per sempre dalla scienza e permetterà all'uomo di spingersi oltre il confine. 

Anche in questo caso una proiezione è uscita dalla sua mente, essa era una versione infantile del paziente, sarà mio compito occuparmi di lei e scoprire le sue caratteristiche prima che svanisca. 

Purtroppo non potrò eseguire un autopsia sul corpo del paziente in quanto è stato inspiegabilmente trafugato. 

Ciò che stiamo facendo è troppo importante per permettere atti del genere, avrò bisogno di lui al più presto per vegliare sulla sperimentazione, non posso permettermi di correre rischi inutili. 

 

 

 

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